Giorno del Ricordo: una mostra della famiglia De Agostini e la deposizione di una corona d’alloro
Pubblicato il 4 febbraio 2025 • Comune , Cultura e Arte , Storia e Tradizioni
Una mostra espositiva incentrata sulla complessa storia delle foibe e dell’esodo istriano e la cerimonia di deposizione di una corona d’alloro in via Martiri delle Foibe. Sono queste le iniziative promosse dal Comune di Desio in occasione del Giorno del Ricordo, una solennità civile nazionale che ricorda i massacri delle foibe e l'esodo giuliano dalmata. Istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, vuole "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".
LA MOSTRA ESPOSITIVA. E’ in calendario dall’8 al 26 febbraio 2025 la mostra espositiva ‘IL GIORNO DEL RICORDO ATTRAVERSO LE CARTE GEOGRAFICHE DELLA FAMIGLIA DE AGOSTINI’, una raccolta di 26 pannelli che raccontano la storia delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata, quale vicenda storica parte integrante del nostro passato, attraverso l’esposizione di tavole cartografiche e geopittoriche originali realizzate dalla famiglia De Agostini presso le sale nobili e le sale espositive di Villa Tittoni, anche con un programma di visite guidate rivolte agli istituti scolastici.
La presentazione, curata da Giovanni De Agostini, avrà luogo sabato 8 febbraio alle ore 16 presso Spazio Stendhal, in via Lampugnani 62, mentre il vernissage si sposta alle ore 17 all’interno della limitrofa Villa Tittoni. Sarà possibile visitare la mostra dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Per informazioni contattare l’ufficio cultura al numero di telefono 0362.392235/40/37 oppure per posta elettronica all’indirizzo cultura@comune.desio.mb.it.
LA MOSTRA ESPOSITIVA. E’ in calendario dall’8 al 26 febbraio 2025 la mostra espositiva ‘IL GIORNO DEL RICORDO ATTRAVERSO LE CARTE GEOGRAFICHE DELLA FAMIGLIA DE AGOSTINI’, una raccolta di 26 pannelli che raccontano la storia delle foibe e dell’esodo istriano, fiumano e dalmata, quale vicenda storica parte integrante del nostro passato, attraverso l’esposizione di tavole cartografiche e geopittoriche originali realizzate dalla famiglia De Agostini presso le sale nobili e le sale espositive di Villa Tittoni, anche con un programma di visite guidate rivolte agli istituti scolastici.
La presentazione, curata da Giovanni De Agostini, avrà luogo sabato 8 febbraio alle ore 16 presso Spazio Stendhal, in via Lampugnani 62, mentre il vernissage si sposta alle ore 17 all’interno della limitrofa Villa Tittoni. Sarà possibile visitare la mostra dal martedì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Per informazioni contattare l’ufficio cultura al numero di telefono 0362.392235/40/37 oppure per posta elettronica all’indirizzo cultura@comune.desio.mb.it.
LA COMMEMORAZIONE. “Non possiamo certo dimenticare le sofferenze, fino a un’orribile morte, inflitte a italiani assolutamente immuni da ogni colpa". (Giorgio Napolitano)
Lunedì 10 febbraio 2025 alle ore 15.30 si terrà momento commemorativo in via Martiri delle Foibe, con la posa di una corona d’alloro alla presenza delle autorità cittadine e dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e a seguire. Interverranno il Commissario Prefettizio Alfonso Terribile e i rappresentanti dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
Seguirà una lettura recitata sul tema delle Foibe e dell’esodo delle popolazioni giuliano dalmate a cura di Mario Ruggeri, attore, regista e Direttore del C.I.R.T.
PER SAPERNE DI PIU’ SULLA MOSTRA
Dei 26 pannelli, 11 sono originali, mentre le restanti copie sono anastatiche, ovvero una riproduzione dell’originale. Queste carte sono frutto della creazione di una generazione di De Agostini: il nonno Giovanni Senior, il papà Federico e il nipote Giovanni Junior e riguardano i confini tra impero austro-ungarico e Italia, tra Italia e Jugoslavia, tra Italia e Croazia/Slovacchia.
L’idea nasce dal sogno della famiglia di realizzare una mostra in questi termini, poiché in precedenza nessuno mai aveva mai reso omaggio in tal modo alle vittime e valorizzato un riconoscimento ai superstiti, un gesto che contribuisce a diffondere tra i più giovani la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.
LE CARTE GEOGRAFICHE
Dopo essersi specializzato e appreso la tecnica cartografica in Germania, Giovanni De Agostini fonda a Como il primo laboratorio di cartografia privato. Nasce una ditta che produce in Italia carte geografiche ed Atlanti non dovendo più dipendere dalle cartografie straniere. Produce opere di notevole prestigio come l’Atlante Limnologico dei laghi italiani, il famosissimo Calendario-Atlante De Agostini e la carta stradale d’Italia scala 1:250.000 per il TCI. Dopo apre a Roma, e per motivi logistici sposta nel 1906 a Novara l’Istituto che dirige fino al 1921.
In quell’anno lascia l’Istituto e fonda a Torino la Cartografia F.lli De Agostini con i figli Federico e Giulio esportando il lavoro cartografico all’estero. Collabora con importanti case editrici italiane e trasferisce la società a Milano. Nel 1932 inizia il lavoro che lo ha portato a realizzare le carte geopittoriche delle regioni Italiane, riunite nel volume Imago Italiae. Le carte geografiche sono illustrate da Vsevolode Nicouline e riprodotte a 18 colori (oro e argento compreso). Nel 1938 avviene il cambio generazionale. Il figlio Federico fonda la società Italgeo a Milano. Incrementa la produzione in sud America e nel Mondo Arabo creando delle società satelliti. Diffonde il lavoro paterno nelle scuole italiane con atlanti, quaderni e carte murali. Negli anni sessanta inizia a pubblicare Enciclopedie a fascicoli, e rende popolare ed accessibile a tutti questo prodotto.
Nel 1964 entra in azienda Giovanni G. De Agostini per imparare il lavoro di famiglia. In seguito a una grave malattia del Padre, apre la Giovanni De Agostini Cartografo da cui deriva poi L’Antica Cartografia. Incrementa il lavoro nei Paesi Arabi con la produzione di numerosi atlanti e carte. Nel 1991 viene chiamato dalla CEE a dirigere un progetto finalizzato ad insegnare la tecnica cartografica al Geological Survey Dep. di Lusaka (Zambia) per poter creare carte geologiche in loco. Nel 2000, riprende a lavorare in Italia. Il mercato cartografico è in forte crisi e allora differenzia la produzione per cercare di tornare a sviluppare l’amore per la scienza cartografica. Nel 2011 la società ha organizzato con gli Istituti Italiani di Cultura all’estero mostre cartografiche in abbinamento con l’Unità d’Italia.
Nel 2016 fonda l'Associazione Italgeo con lo scopo di realizzare un museo che esponga tutta la produzione cartografica della famiglia.
LA FAMIGLIA DE AGOSTINI
Giovanni De Agostini Senior (1863/08/23 - 1941/11/21)
Cartografo/Geografo
Il fondatore della cartografia italiana
Uno dei primi ad introdurre in Italia la tecnica cartografica ed a suscitare l'amore per una scienza che, investigando i fenomeni fisici della terra nella sua molteplice cosmografia studia pure, per non dire soprattutto, la vita e l'evoluzione dei popoli.
E` il nome nella tradizione delle opere geografico-scientifiche che sin dal 1892 apparvero in Italia a firma De Agostini. Un nome, che volle significare, sin dal suo apparire, serieta` di propositi, precisione di tecnica, frutto di studi genialmente approfonditi. A 26 anni, Giovanni De Agostini, appena laureato, si reca a Berlino, allievo nello studio di geografia del Kieppert, un luminare della scienza cartografica, noto per i suoi lavori sull'Asia minore. Poi a Gotha frequenta presso l'istituto cartografico, il piu` importante d'Europa, il corso diretto da Justhus Perhes. Ampi orizzonti si aprono alla sua conoscenza e, prima di concludere il corso, pubblica presso la stamperia Stollberg, un saggio geografico ed etnografico sulla Terra del Fuoco ( der Feuerland ).
Tornato in Italia frequenta l'Istituto Geografico Militare di Firenze e l'Istituto Idrografico della Marina di Genova. Durante questo periodo edita il suo "Atlante Limnologico" dei laghi italiani, opera che da` l'avvio a tutta una serie di pubblicazioni scientifiche ed alla creazione di un apposito Istituto, prima a Roma e poi a Novara. Nel 1901 fonda a Roma l'Istituto che continua a portare il suo nome "De Agostini". Dopo pochi anni lo trasferisce a Novara dove lo dirge fino al 1921. Fra le sue opere principali, oltre all'Atlante Limnologico, ricordiamo il Calendario Atlante edito dall'Istituto, la carta stradale d'Italia scala 1:250.000 per il TCI, la carta della Somalia scala 1:400.000, Italia Viva, il Bel Paese e l'Imago Italie, gli ultimi tre editi dalla casa editrice Italgeo.
Milano l'ha ricordato con una piazza. Novara e Roma gli hanno dedicato una via.
Federico De Agostini (1905/08/25 - 1978/03/26)
Geografo/Cartografo
Il figlio Federico De Agostini entra nell'azienda paterna nel 1927 e inizia subito a collaborare col padre Giovanni De Agostini. Dirige in Venezuela la spedizione divenuta famosa con la scoperta della piu` alta cascata del mondo, il salto Angel; rappresenta la Colombia alla Consulta Panamericana sobre Cartografia, pubblica atlanti scolastici per Ecuador, Peru e Venezuela.
Tornato in Italia, fonda l'Italgeo e poi l'Istituto per Ricerche Geografiche e Studi Cartografici. Nel 1959 è cittadino benemerito della città di Milano.
Nel 1961 ha ricevuto la medaglia d'Oro dal Presidente della Repubblica come benemerito della cultura. Fra le sue opere principali va ricordata l'Enciclopedia Imago Mundi sugli stati del Mondo, l'Enciclopedia Italgeo sulle province italiane, la carta stradale d'Italia scala 1:200.000, le carte murali per le scuole in arabo e spagnolo e la serie di atlanti scolastici per vari paesi del mondo arabo.
Giovanni Gabriele De Agostini Junior ( 1945/08/03 - )
Cartografo/Geografo/Storico
Il nipote Giovanni De Agostini jr. entra nell'azienda di famiglia nel 1963. Dopo aver percorso i vari passaggi per apprendere il lavoro cartografico, continua il processo di semplificazione della produzione cartografica utilizzando l'incisione su plastica fotosensibilizzata e meccanizzando l'esecuzione delle compiture dei colori con maschere fotoincise. Nel 1965 abbandona la scrittura a mano dei toponomi per introdurre la fotocomposizione che poi è posizionata a stripping. L'arrivo dei moderni sistemi digitali porta all'abbandono di tutti i precedenti sistemi utilizzando i nuovi programmi dedicati alla cartografia.
Nel 1965 il suo primo lavoro: la carta della Luna. Da ricordare la riedizione di Imago Mundi (dove ha collaborato alla stesura dei testi, a tutta la parte cartografica e all'impaginazione), la carta d'Italia 1:500.000 per Panorama-Mondadori, l'Islam History Atlas in arabo in 240 tavole, l'edizione italiana del Times History Atlas e 30 carte geologiche scala 1:100.000 dello Zambia per il Geological Survey department. Pubblica la carta geografica scala 1:1.000.000 della Patagonia Australe e della Terra del Fuoco rielaborando le carte del prozio Alberto Maria De Agostini. Nel 2009 ha lavorato con le Missioni don Bosco per la realizzazione del film "Fin del Mundo" in ricordo dell'opera dello zio. É l'unica persona rimasta nella famiglia a continuare l'opera di diffusione della cartografia dopo la chiusura dell' ufficio cartografico dell'Istituto fondato dal nonno. Nel 2010 presso il Politecnico di Milano Bovisa ha realizzato una mostra in occasione dei 120 anni dei lavori cartografici dei De Agostini.
Dal 2010 al 2016 ha partecipato a diverse mostre in Italia ( Lecco, Santa Margherita Ligure, ecc.) e all'estero (Caracas, Santiago, Osaka, Tokyo, Jakarta, ecc.) per illustrare il lavoro svolto dalla famiglia nel campo cartografico, geografico e editoriale. Ha rieditato anche opere del padre Federico e del nonno Giovanni sr. Nello stesso periodo collabora con la moglie per la pubblicazione di un'agenda geopittorica.
Nel 2016 ha fondato l'Associazione Italgeo per far conoscere le opere della famiglia De Agostini e creare un museo per conservare in Italia tutto il materiale prodotto negli anni dalla famigllia. Nel 2017 presso il Biblioteca Sormani e Palazzo Lombardia, Archivio di Stato a Milano ha realizzato le mostre sulle famiglia. Con l'occasione di Giornate Europee del Patrimonio, ha partecipato la conferenza presso Archivio di Stato di Milano. Nel 2020 realizza una mostra sulla famiglia [ la cartogarfia in Italia ] presso Biblioteca Civica di Monza.
Nel 1965 il suo primo lavoro: la carta della Luna. Da ricordare la riedizione di Imago Mundi (dove ha collaborato alla stesura dei testi, a tutta la parte cartografica e all'impaginazione), la carta d'Italia 1:500.000 per Panorama-Mondadori, l'Islam History Atlas in arabo in 240 tavole, l'edizione italiana del Times History Atlas e 30 carte geologiche scala 1:100.000 dello Zambia per il Geological Survey department. Pubblica la carta geografica scala 1:1.000.000 della Patagonia Australe e della Terra del Fuoco rielaborando le carte del prozio Alberto Maria De Agostini. Nel 2009 ha lavorato con le Missioni don Bosco per la realizzazione del film "Fin del Mundo" in ricordo dell'opera dello zio. É l'unica persona rimasta nella famiglia a continuare l'opera di diffusione della cartografia dopo la chiusura dell' ufficio cartografico dell'Istituto fondato dal nonno. Nel 2010 presso il Politecnico di Milano Bovisa ha realizzato una mostra in occasione dei 120 anni dei lavori cartografici dei De Agostini.
Dal 2010 al 2016 ha partecipato a diverse mostre in Italia ( Lecco, Santa Margherita Ligure, ecc.) e all'estero (Caracas, Santiago, Osaka, Tokyo, Jakarta, ecc.) per illustrare il lavoro svolto dalla famiglia nel campo cartografico, geografico e editoriale. Ha rieditato anche opere del padre Federico e del nonno Giovanni sr. Nello stesso periodo collabora con la moglie per la pubblicazione di un'agenda geopittorica.
Nel 2016 ha fondato l'Associazione Italgeo per far conoscere le opere della famiglia De Agostini e creare un museo per conservare in Italia tutto il materiale prodotto negli anni dalla famigllia. Nel 2017 presso il Biblioteca Sormani e Palazzo Lombardia, Archivio di Stato a Milano ha realizzato le mostre sulle famiglia. Con l'occasione di Giornate Europee del Patrimonio, ha partecipato la conferenza presso Archivio di Stato di Milano. Nel 2020 realizza una mostra sulla famiglia [ la cartogarfia in Italia ] presso Biblioteca Civica di Monza.
Locandina De Agostini
Giorno del Ricordo 2025